Un tranquillo weekend a Capri - Pc (Recensione)

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    Capri: un tranquillo weekend di paura.

    Questa avventura grafica risale al lontano 2003. Ne parliamo ora, nonostante gli anni trascorsi, per il tema affrontato, ovvero l’isola di Capri, che riscuote certamente l’attenzione del pubblico italiano. Ebbene, se dovessimo definire questo gioco con un aggettivo, il primo che verrebbe alla mente è sicuramente “eccessivo”. Esplorare l’isola di Capri è indubbiamente piacevole, infatti la visita turistica che si può effettuare si rivela rilassante e godibile. Il discorso cambia quando si inizia il gioco vero e proprio e ci si trova di fronte ad una infinità di vie, viuzze, stradine, piazzole, percorsi, tratturi, passeggiate panoramiche, belleviste, lungomari, cancellate, madonnelle, orti, dirupi e via discorrendo. Su e giù per l’isola in un infinito andirivieni attraverso le 4.500 immagini scattate allo scopo, con l’occhio sempre attento alla mappa per trovare i percorsi giusti e non perdersi specie nel dedalo delle stradine del centro.Si capisce che dietro questo gioco c’è un grosso impegno di lavoro e soprattutto un grande amore per l’isola, ma in termini di resa, Un tranquillo week-end a Capri, viene a perdere di interesse quando si costringe il giocatore a ripercorrere parecchie volte una stessa interminabile strada alla ricerca di un indizio.
    Diciamo questo per spiegare il termine “eccessivo” usato all’inizio: eccessivo il numero di scatti, eccessiva a volte la difficoltà di reperire indizi, eccessiva la pretesa che bastino dei bei panorami per ripagare il giocatore della pazienza messa a dura prova.

    La Storia
    Vestiamo i panni di un turista che sbarca a Capri, all’oscuro che lo attende “Un tranquillo weekend di paura”. Accade infatti che mentre ci dirigiamo all’albergo, il Quisisana, un blackout temporale ci trasporti in una dimensione parallela. In questa dimensione vestiremo i panni di Rafele, un garzone a cui tutti hanno favori da chiedere e che per questo deve correre da un capo all’altro dell’isola. Pian piano si scoprirà che Capri è in guerra con Anacapri e che noi siamo vittima di un errore combinato da tale prof. Gavitiello durante un suo esperimento con la macchina del tempo. Dovremo ripristinare le condizioni idonee per ritornare nella nostra dimensione e goderci finalmente un tranquillo weekend a Capri.

    Grafica
    Come già accennato, il titolo in questione è costituito da 4.500 foto, quindi niente sfondi pre-renderizzati ma solo immagini-cartolina dell’isola neanche tanto definite, vista l’alta compressione. La visuale è in prima persona e il movimento si gestisce tutto da mouse; sull’inquadratura appaiono frecce azzurre che indicano le direzioni possibili che non si limitano ai percorsi, ma spesso deviano per offrirci scorci particolari e spettacolari invitandoci a scoprire i più segreti angoli dell’isola; un’ottima esplorabilità dell’ambiente dunque, ma la contropartita è la gran perdita di tempo che queste deviazioni, belle ma inutili ai fini della soluzione, comportano. Ad esempio, per percorrere una strada lunghissima, è inutile fotografarne ogni metro costringendo a decine e decine di clic per arrivare in fondo. E’ inutile rendere attivo ogni cancello con due fiori, ogni targhetta, ogni pertugio depistando il giocatore che la prima volta può apprezzare, ma che dopo la seconda, la terza e la quarta incomincia a non poterne più. E’ pur vero che gli autori, forse consapevoli che il troppo è troppo, hanno trovato un éscamotage: cliccando su “Servizi” “Parti” “Saltando a…” si raggiungono direttamente sette locazioni. Il numero però non è sufficiente a risolvere i momenti di frustrazione e noia.

    Sonoro
    Le musiche midi sono originali, a volte tenui, a volte incombenti, intervengono a tratti nel gioco ripetitive e non di rado si tende a diminuirne il volume. Il doppiaggio dei pochi personaggi parlanti è più che dilettantesco, parlato in dialetto, registrato male. I rumori di fondo: uccellini, cani che abbaiano, gatti che miagolano, ma anche rumori che non si capisce bene cosa indichino.

    Enigmi
    Dopo una prima lunga parte in cui il povero Rafele deve percorrere in lungo e in largo l’isola per portare un caciocavallo a questo e una mozzarella a quell’altro, c’è una parte più interessante e densa che si svolge nella Villa Iovis dove bisogna risolvere l’enigma non proprio facile dei pulsanti. Nel corso dell’avventura si incontrano alcuni enigmi tutt’altro che semplici; bisogna leggere molto attentamente i documenti e tener conto di tutti gli indizi, anche verbali, che si reperiscono man mano. Ad esempio, abbiamo girato tutta l’isola per trovare un posto dove il cellulare avesse campo solo perché non si era trascurato un indizio presente nell’inventario. Gli enigmi proposti sono logici e ben strutturati (a parte forse quello del “Trasformatore di frutta”) anche se un tantino troppo difficili per chi non ha già una pratica smaliziata nel genere. Trovare oggetti in sfondi fotografici è poi estremamente difficile in quanto si mimetizzano perfettamente con lo sfondo. In questo caso è bene utilizzare l’aiuto, quasi indispensabile, con il quale vengono inquadrati i punti sensibili dell’immagine facilitando sia il movimento che la ricerca.

    Interfaccia
    L’interfaccia di questo gioco è decisamente particolare. Ci accoglie una prima schermata in cui dobbiamo inserire il nome del giocatore e ci offre un giro turistico per l’isola. Cliccando sui “Videogioco” si inizia l’avventura e appare una mappa di Capri con alcune icone sottostanti: un bloc-notes, servizi, una valigia (inventario) una macchina fotografica. Cliccando su “Servizi” appare una schermata con “Parti” (da dove sei, Da Salva, Dall’inizio) e sotto le opzioni del menu generale. Un’interfaccia per niente amichevole, con soli sei possibili salvataggi, un’inezia rispetto alla lunghezza del gioco.

    Conclusioni
    Anche se il gioco presenta alcune particolarità che lo rendono indigesto da eseguire, ha tuttavia una sua peculiare capacità di catturare l’interesse del giocatore che, magari dopo un primo momento di sconforto, comincierà a prendere confidenza con l’ambiente e a nutrire la curiosità di arrivare fino in fondo. Consigliato a chi ha tanto amore per la natura e tanto tempo a disposizione.

    Nota: il gioco è acquistabile presso il sito: http://www.weekendcapri.com/
     
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  2. belbon
     
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    Eh,eh,eh non si dovrebbe fare spoiler!!!
     
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1 replies since 11/2/2007, 12:34   194 views
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